Inanna – Viaggio dentro noi stessi

Inanna – Viaggio dentro noi stessi

“Le risposte sono dentro di te”. “Ascolta il tuo cuore”
Sono quasi sicura che almeno una volta nella vita ti siano state dette queste frasi. Probabilmente, hai provato un certo fastidio, finché non hai compreso che tutto sommato sono delle grandi verità. Però forse è arrivata, subito dopo, questa domanda: “Ma come faccio?”
Se ti riconosci in queste frasi, allora continua a leggere, perché andremo a vedere insieme un mito, quello di Inanna e del suo viaggio negli inferi, che è una potentissima metafora del nostro viaggio dentro noi stessi, alla ricerca delle nostre risposte.

Inanna, Regina del Cielo e della Terra

Immagine artistica che rappresenta la Dea Sumera Inanna, Regina del Cielo e della Terra

Inanna è una delle Dee più antiche di cui abbiamo notizia: essendo una Dea della mitologia sumera, la sua figura risale al 4000 a.C. Il suo mito è estremamente ricco e complesso, ma noi oggi ne esploreremo solo una parte: la sua discesa nel mondo degli inferi, governato dalla sorella, Ereshkigal.

Inanna è una Dea estremamente potente. Con l’inganno, con la guerra o con la diplomazia, ha già ottenuto grandissimi poteri. Ora decide che tutto questo non le basta, vuole qualcosa di più. Così si reca negli Inferi, dove incontrerà la sorella. Ereshkigal accoglie la Dea istruendo i suoi guardiani di lasciarla passare solo se lei lascerà un pegno.

Per sette volte, una per ogni cancello che conduce agli inferi, a Inanna viene chiesto di lasciare qualcosa. (tra parentesi, questa è l’origine mitologica della famosa danza dei sette veli)

I sette cancelli

Viaggiamo insieme ad Inanna, cancello dopo cancello, per scoprire cosa il suo viaggio ha in serbo per noi.

Il primo cancello – Qual è il tuo ruolo nel mondo?

Al primo cancello, il Guardiano dice a Inanna che per passare deve lasciare lì la sua corona. Questo non è semplicemente un pegno. Lasciare la corona, simbolo del suo essere Regina, vuol dire, per Inanna, lasciare lì ciò che identifica il suo ruolo nel mondo.

Rappresentazione artistica di Inanna mentre si toglie la corona al primo cancello, durante la sua discesa agli inferi

Cosa significa questo, per noi, nel nostro viaggio dentro noi stessi? Quando le persone ti chiedono “Chi sei?”, cosa rispondi? Magari, con il tuo nome, il tuo lavoro. Ad esempio: Sono Sarah, e sono una Scrittrice e una Spiritual Coach. Ma questo non è chi siamo. Rappresenta “solo” il nostro ruolo nel mondo. Ruolo che spesso non abbiamo nemmeno scelto noi. E anche se così fosse, siamo sicuri che ci rappresenti davvero? Che ci rappresenti ancora?

Il secondo cancello – Come esprimi ciò che sei?

Inanna arriva al secondo cancello, e lì le viene chiesto di lasciare la sua collana. Anche in questo caso, non stiamo parlando di un collana qualsiasi, un semplice gioiello. Stiamo parlando della capacità di Inanna di comunicare, dare ordini, esprimersi. Attraverso la sua voce, lei può creare connessioni, comunicare, comandare. Lasciare la collana al cancello, per lei significa rinunciare a tutto questo.

Cosa significa per noi? Le parole hanno un grandissimo potere, ma il modo in cui le usiamo è spesso inconsapevole e condizionato da quello che la società, l’educazione e le altre persone ci hanno imposto, che noi siamo coscienti di questo o meno. Per poter riprendere in mano il nostro potere e creare una comunicazione allineata a chi siamo davvero, dobbiamo prima mettere da parte tutte le nostre convinzioni, il nostro attuale modo di comunicare ed esprimerci, e accettare la possibilità che possa esserci qualcosa di meglio.

Il terzo cancello – Quello che fai nel mondo

Quando arriva al terzo cancello, Inanna trova un altro Guardiano, a cui deve consegnare i suoi bracciali. Ormai hai capito che non parliamo di semplici bracciali, ma della capacità che ha Inanna di fare, creare, operare per lasciare un segno nel mondo. Lasciarli, significa rimettere in discussione tutto ciò che lei sa fare.

Lasciare i bracciali per noi significa chiederci, per cominciare, se le cose che stiamo facendo sono esattamente quello che volevamo fare. Stai creando la vita che desideri, o hai permesso agli altri e alle loro aspettative di influenzare le tue scelte? Stai operando per lasciare un segno nel mondo che ti rappresenti davvero? E’ il momento di togliere i bracciali e mettere in discussione quello che fai.

Il quarto cancello – Il tuo modo di pensare

Il Guardiano del quarto cancello obbliga Inanna a togliersi il velo per consegnarglielo. Inanna deve mettere da parte non un semplice velo, ma la sua capacità di pensare. I suoi pensieri, il modo in cui essi formano la sua vita. Tutto questo deve essere messo da parte, se vuole procedere nel suo viaggio.

I tuoi pensieri sono ciò che prima di ogni altra cosa creano la tua realtà. Ma quei pensieri sono davvero tuoi? Quanto sono stati influenzati dalla tua educazione, dalle tue esperienze di vita, dalla società e dalle persone che ti circondano? Avrai il coraggio di lasciare quei modi di pensare, quegli schemi mentali e i loro limiti, sapendo che potrai creare, consapevolmente, qualcosa di meglio?

Il quinto cancello – Quali sono i tuoi valori?

Inanna è adesso davanti al quinto cancello, dove le viene chiesto di lasciare la sua cintura. La cintura ha due funzioni: tenere il vestito e proteggere gli organi vitali. Cosa sta lasciando quindi veramente Inanna? A cosa sta rinunciando? I suoi valori tengono insieme ciò che lei è e proteggono il suo cuore e la sua mente. Lasciare la cintura, per Inanna, significa rinunciare a tutto ciò che fino a quel momento ha sostenuto le sue scelte.

Cosa significa per noi lasciare da parte i nostri valori? Spesso noi portiamo avanti dei valori che non ci appartengono veramente. Non li mettiamo in discussione perché essi ci tengono insieme, ci proteggono, ci guidano. Rivoluzionarli significherebbe, inevitabilmente, rivoluzionare la nostra vita. E allora non ci facciamo domande. Ma per procedere nel viaggio, siamo costretti a mettere da parte quei valori. Metterli in discussione e chiederci, per ognuno di loro: da dove arrivi veramente? Cosa rappresenti di me? Sei davvero “mio”?

Il sesto cancello – Dove stai andando?

Il tributo che Inanna deve lasciare al sesto cancello sono i suoi sandali. Poiché sono indossati ai piedi, rappresentano la capacità di Inanna di decidere dove andare e come muoversi nel mondo. Rinunciare ai suoi sandali, significa rinunciare alla capacità di andare avanti per la sua strada. Vuol dire accettare di non avere il controllo. Anche se solo momentaneamente.

Se non hai la certezza della direzione che vuoi prendere, rischi di arrivare in posti che non ti piaceranno. E allora perché dovremmo lasciare la nostra capacità di decidere dove andare? Perché, anche in questo caso, potremmo non aver veramente deciso noi la direzione che ha preso la nostra vita. Hai mai provato la sensazione di non sapere dove stai andando? Quella è una sensazione preziosa, perché ti porta a formarti e chiederti dove vuoi andare veramente. Ma per poterlo decidere, devi perdere il controllo per un momento, così come per camminare c’è sempre un breve momento in cui dobbiamo perdere il controllo di noi stessi.

Il settimo cancello – Chi sei tu, davvero?

Finalmente, Inanna arriva all’ultimo cancello, il settimo. Lì le viene chiesto di togliersi l’ultima cosa che le è rimasta. Il vestito. Inanna non sta lasciando un semplice vestito, sta lasciando la sua identità. Arriverà dalla sorella nuda, senza più nulla tranne la sua vita.

Quando ti chiedono “Chi sei?” cosa rispondi? La vera risposta a questa domanda, non ha parole, perché le parole definiscono, mettono confini. Qualsiasi cosa tu possa dire, non è quello che sei, ma solo una piccola parte dell’immenso e bellissimo diamante che sei davvero.

Inanna ed Ereshkigal – Incontro tra sorelle

Immagine artistica che rappresenta Inanna e sua sorella Ereshkigal che si guardano negli occhi

Alla fine, Inanna raggiunge sua sorella. La sta aspettando. Ha preparato per lei tutta la discesa, portandola a rinunciare a tutto quello che non la rappresentava veramente. Ora le resta solo la Vita, ed Ereshkigal le toglie anche quella, uccidendola. Può sembrare un atto estremamente crudele, ma in realtà ha un significato molto profondo. Quando finalmente la riporta in vita, Inanna ha attraversato ogni cancello, rinunciando anche all’ultima delle illusioni: noi non siamo quello che vediamo, ma siamo qualcosa di più grande, qualcosa che non finisce con la morte fisica. Noi siamo Anime, piene di bellezza e di valore.

Con il suo viaggio, Inanna ha potuto entrare nel profondo di se stessa. Tornando indietro, potrà riprendere ogni cosa che aveva temporaneamente lasciato. Ora lei è diversa, e conosce chi è davvero. Quindi, prendendo il vestito sta in realtà costruendo la sua nuova identità. Prendendo i sandali, sta decidendo in maniera autonoma e indipendente dove vuole dirigersi nella sua vita. Prendere la cintura le permetterà di rivedere i suoi valori e tenere solo quelli che rappresentano veramente. Il velo le darà la possibilità di analizzare e creare nuovi pensieri, basati su ciò che ha capito di se stessa. Indossare di nuovo i bracciali le permetterà di fare azioni volte a creare la vita che desidera davvero. Con la sua collana potrà trovare un nuovo modo di esprimersi e di comunicare. Infine, potrà di nuovo essere Regina della propria vita, indossando la sua corona.

Tornare dal nostro viaggio

Il viaggio alla ricerca di noi stessi e delle nostre risposte non è sempre facile. Richiede un indomito coraggio e la certezza assoluta di non voler continuare a vivere una vita che non è la nostra. Il viaggio di ricerca interiore, alla fine, è la chiave per creare la vita che desideriamo.

Un’altra Dea, che ha compiuto un viaggio alla ricerca di se stessa e del proprio potere è Persephone: puoi leggere qui la sua storia.

Le immagini presenti nell’articolo sono state create usando l’intelligenza artificiale

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